(Andromeda Distribuzioni/Alkemist Fanatix Europe 2008)
Certo bisogna dire che i Negramaro hanno lasciato una brutta e pesante impronta sull’alt rock italiano, che comincia a pesare ben più che quella delle formazioni di Godano e Agnelli.
Anche qui nell’album di debutto dei Missiva, formazione che condivide con i “Biancodolce” la città d’origine Brindisi, si sentono influenze abbastanza palesi.
Perlomeno i nostri riescono a infilare dei testi ben più pregnanti di un qualsiasi altro clone, che oltretutto si amalgamano bene alle basi musicali che spesso fondono un po’ di chitarre acide con sintetizzatori e qualche doppia voce che addolcisce il tutto.
Alcuni pezzi riescono anche a infilare qualche idea melodica interessante (soprattutto Il mio più grande fallimento, che ironicamente si rivela un successo…!), altre invece come Sospeso proprio non convincono e così pure mi hanno lasciato indifferente gli attacchi blues smorzati di Dritto negli occhi.
Non ho trovato una buona idea neanche tirare i pezzi per quasi cinque-sei minuti, non va molto d’accordo col tipo di musica che vorrebbero suonare i cinque brindisini nè tantomeno con il loro livello tecnico attuale.
Ci pensa comunque una produzione giusta a farli suonare freschi a sufficienza per restare discretamente attenti, non che ciò comunque sollevi il disco da un generale torpore. Probabilmente è una band che rende molto meglio live e dovrebbe puntare sulla spontaneità e su un attacco più incattivito.
Alla prossima!
Voto: 5
Link correlati:Alkemist Fanatix Europe