(Uk Division Records/Alkemist Fanatix Europe 2006)
Potrei fare questa recensione quasi modello haiku, perché alla fine sul primo album dei salternitani 3RD non c’è poi così tanto da dire.
Scioltasi la band thrash metal Delirio (?), i nostri decidono di spostarsi al genere logicamente successivo… il post-thrash! Che per loro immagino voglia dire ‘metalcore’, visto che di quello si tratta; ed effettivamente la successione logica un pochino si perde nel nulla.
Che dire? Quanto c’è qui è competente, ma non penso che farà balzare qualcuno dalla sedia considerando che il sottogenere è già stato sviscerato a sufficienza, tant’è che ormai questi vocalizzi in semigrowl, questo shredding continuo, il basso inesistente e i ritornelli melodici riescono quasi di più a cullarci nel sonno, che a tenerci svegli.
Personalmente penso che ci vorrebbe qualcosa di più della professionalità in un album, perlomeno per renderlo distinguibile in una selva di cloni, e di quella i 3RD ne hanno proprio tanta: l’album picchia, rulla, shredda, strilla, bla bla. C’è anche un singolo piuttosto accattivante, Unable, con tanto di video contenuto nel cd. Però dopo 35 minuti (giusta durata) cosa rimane?
Non moltissimo a dire il vero, quindi sarò breve e concluderò dicendo che i 3RD dovrebbero trovare qualcosa al di là della competenza o al limite cambiare genere.
Voto: 6
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