(Deambula Records/Shuffle/5ive Roses 2008)
Un fiume di rabbia cieca e abrasiva. Questa è l’immagine che più si addice a questo breve disco degli abruzzesi Daphne Cronica. Violenza sinistra e furibonda rinchiusa in un impianto figlio del filone grunge più duro e del punk-rock che imperversava a fine secolo, con sprazzi che lasciano intravedere un’evoluzione più rivolta verso un alt-rock più tradizionale (vedi la cupa ballata Oltreperla).
Tutto ben fatto, ma nessuna soluzione particolarmente originale. Ottime le linee disegnate dal basso di Luca Panara, che si erge a protagonista al fianco della chitarra di Loris Recanatese (la cui voce invece non convince appieno), testi che si compiacciono nell’essere criptici, ma la sensazione di già sentito è troppo forte. Muri sonori potenti, urla gravide di malessere e una copertina truce quanto un fumetto di Dylan Dog possono al massimo fare ondeggiare un po’ la testa o battere a tempo il piede ma niente più.
Troppo attaccato al rock alternativo degli anni ’90, questo “Distributore Di Colpe” manca di qualcosa di veramente personale, quel tocco che si possa dire loro e di nessun altro. Forse ancora un po’ acerbi, aspettiamo evoluzioni.
Voto: 5
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