Underscore ‘Children On Birthday/A Day Will Come’


(Autoprodotto 2008)

Sono cupe e sofferte le atmosfere di questo doppio ep degli Underscore (la copertina è del più recente dei due, “A Day Will Come”).
Un terzetto che segue le lezioni del rock melodico dark spruzzando qua e là qualche soffio elettronico, più marcato nel più recente dei due lavori.
Un sound originale, anche per la singolarità (per un gruppo rock) della mancanza di una chitarra, che viene però degnamente rimpiazzata da un piano che regge bene la continua ricerca della melodia che unisce tutte le otto tracce presenti sul disco.

Pur uniti su un unico supporto e allineati ad uno stile già ben definito, le differenze tra i due dischi risaltano: “Children On Birthday”, datato 2007, denota una certa ripetitività nelle soluzioni melodiche, ritmiche piuttosto slow e un tono più o meno costantemente dimesso e straziato, sfruttando poco o nulla le possibilità offerte dalle tastiere e schiacciando il basso in sottofondo.

“A Day Will Come” già all’apertura invece dà una sterzata rispetto al precedente: i battiti sintetici che introducono You Know Your Crime fungono da dichiarazione d’intenti: un maggior uso dell’elettronica, una ritmica più sostenuta e una timida apertura a raggi di sole che squarcino il buio fitto che avvolgeva il disco precedente sono le nuove carte messe in tavola.
Anche la voce di Pasquale Aliberti sale di tono e le melodie sintetiche di The Destruction (Of The Others) dà il metro di quale sia lo stato d’avanzamento del progetto Underscore.

Due lavoretti degni di nota, interessanti nella loro scelta di fare rock melodico senza chitarra, ma ancora piuttosto acerbi e poco graffianti. Non indimenticabili.

Voto: 5

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