(Autoprodotto/Alkemist Fanatix Europe 2006)
Arrivano dalla svizzera questi cinque ragazzi che ci propongono la loro versione personale del nu-metal stile Soulfly/Coal Chamber, anche se dai nomi non si direbbe… e infatti ci aspetta una sorpresa.
Il cantato è in spagnolo, infatti, e stranamente è una lingua che si sposa bene anche con le parti più aggressive del sound dei Minkus; parti che sicuramente risultano le migliori nel corso dell’album.
Questo perché musicalmente i cinque non brillano certamente per originalità e dunque è proprio nei momenti in cui si sposa il cantato sporco e chitarre distorte a rotta di collo che il gruppo sembra meglio realizzare le proprie idee. Il resto è passabile, ma niente di che; un momento particolare lo troviamo in Religion con cantato alternato in francese (cortesia del rap francese Alarash) e spagnolo.
Li aiuta moltissimo una produzione davvero esemplare, in grado di venire incontro a ogni esigenza del loro sound. Pollice altrettanto in alto per la presentazione dell’album, in elegante digipak con otto fogli che fungono da lyrics sheet e da copertina intercambiabile a seconda di come vi gira. Davvero bello.
Un album di nu-metal solido, ma davvero niente di spettacolare; la lingua spagnola e l’ottima produzione tengono viva l’attenzione per un po’ ma solo i fanatici resisteranno fino alla fine.
Voto: 6
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