(Sottomondo edizioni 2008)
Dietro il moniker KIMIKOVA si nascondono i trevigiani Alessandro Fiorin Damiani (musicista, musicoterapeuta e tarologo) e Maximilian Modolo (musicista e tecnico del suono), attivi sin dal ’96 con l’intento di sperimentare le possibilità del campo sonoro analogico. Sembra che la scelta del nome del duo derivi da un trip lisergico di Damiani, al quale, ascoltando un pezzo dei Throbbing Gristle dopo aver ingerito dell’acido, parve di sentire Genesis P-Orridge gridare questa parola.
LP oggetto di questa recensione è il primo del duo ed è, come si legge sul MySpace di Damiani e Modolo, «il risultato di una lunga meditazione sul rapporto tra l’essere umano e la propria matrice». I sette brani che lo compongono sono interamente improvvistati; in essi, ambient, musica cosmica, elettronica contemporanea e tensioni alla Throbbing Gristle si fondono dando vita ad altrettante «dimensioni psicomelodiche».
Sicuramente riuscito, il lavoro deve buona parte del suo fascino anche alla strumentazione adoperata – una serie di sintetizzatori analogici monofonici e bifonici come Moog Voyager, Arp Odyssey e Yamaha CS-5, tutti risalenti al primo periodo (fine anni ‘70 – inizio anni ’80) dell’elettronica moderna.
Voto: 7
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