Jonathan Sacks ‘The Fifth Season’

(Navona 2008)

Di solito, quando i compositori di musiche da film si cimentano con dei brani non programmatici, questi ultimi risentono dell’influenza dei precedenti. E’ successo per i vari Bernard Hermann, Richard Rodney Bennett, Philip Glass e Michel Nyman. Jonathan Sacks non fa eccezione. Le musiche presenti nel cd della Navona, pur non essendo state scritte per l’accompagnamento di alcun film, possiedono una peculiare “qualità filmica”: esse trasmettono un senso di spazialità, di ambiente; è come se nell’ascoltarle riuscissimo anche a vedere dei paesaggi o a viaggiare da un posto ad un altro. Ma c’è di più. La qualità filmica delle composizioni non programmatiche, ovvero non filmiche, di Sacks, sta anche in quella particolare atmosfera sospesa, sognante, misteriosa, che nei migliori casi la musica da film possiede (come la musica dei compositori prima citati conferma). Ciò è dovuto in parte alla raffinatezza coloristica di stampo impressionista nell’orchestrazione, che dona ai singoli brani una peculiare capacità descrittiva. Solo in parte, però: prova ne è il fatto che le stesse qualità sono parimenti possedute dai brani cameristici di Sacks, e che la composizione forse più evocativa è anche quella più scarna nell’orchestrazione (che si riduce all’assemblaggio di suoni pre-registrati), ovvero Sirian Blue.

Voto: 8

Link correlati:Navona Records Home Page