(Canalese Noise Records 2008)
Dopo una lunga attività live nel sommerso dell’underground piemontese, il 2008 è l’anno dell’esordio discografico per i Ruggine. Il quartetto dà alle stampe un ep che è la summa di un percorso artistico iniziato nel 2001 in uno scantinato del cuneese, debitore di varie influenze che spazio sul fronte della frangia più dura del rock: stoner, hardcore, math, noise si fondono a creare un sound granitico e crepuscolare. Jesus Lizard, Shellac, Isis, Fugazi, Don Caballero, At The Drive In e Putiferio sono solo alcuni degli angoli dai quali osservare questo monolite fumante e incenerito brulicante di rabbia oscura.
La prima delle cinque tracce di questo dischetto è Tallium III, un violento e ossessivo marchingegno che stritola sordidamente, aumentando i giri fino a un finale lucidamente caotico. Mangio Il Sole Con Gli Occhi imbriglia l’orecchio in una ritmica furibonda, corposa ma non pesante. Gulasch parte un po’ in sordina rispetto alle altre tracce, ma cresce poderosa alternando ritmi offuscati e oppressivi ad altri più veloci e indiavolati. Succhio Latte è una macina stritolante inarrestabile e malefica che poggia sulle sferzate violente dei due bassi. Chiude il disco Excelsior, ultimo singulto cupo e gracchiante.
Un debutto discografico convincente, potente e rabbioso senza essere banale. Non convince appieno il cantato, forse troppo schiacciato dalla densità dell’intreccio musicale. Un sound pastoso, oscuramente rovente, per un gruppo ormai pronto alla prova sulla lunga distanza.
Voto: 7
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