(Quickflow Records/Alkemist Fanatix Europe/Andromeda Distribuzioni 2008)
Il rap metal mancava dalle scene da un bel po’ di tempo, non che mi sia mancato particolarmente, però per cambiare sicuramente fa brodo. Problema è che questo disco dei romani Kitsch non offre grandi spunti originali per il genere, nonostante sia un disco pulito e professionale.
La punta di diamante del disco suppongo debba essere il cantato, che ci va giù di rapping fitto e duro, lasciando spazio a malapena per la chitarra e la batteria. E dico ‘a malapena’ perché è esattamente così che suona: i ritmi son praticamente sepolti, i riff sembrano buttati lì giusto per far qualcosa e in genere il tappeto musicale non è proprio esaltante.
Il cantato, invece, non lascia un attimo di respiro e dopo aver sentito Nemico di Te Stesso, gli altri pezzi seguono tutti la stessa identica ‘traccia’. Insomma, quella classica unione di chitarrone e rap fitto che, dopo una ventina di minuti, ha già detto tutto quel che poteva, anche le varie guest star seminate qui e lì aggiungono ben poco (ottimi, però, i Cor Veleno nella splendidamente sottile Stronzo).
Per essere poi un disco animato, sembrerebbe, da grandi idee, non è che abbia trovato quest’abbondanza di tematiche personali o di argomenti trattati in maniera nuova, originale o minimamente spiritosa. Poi per carità, questo immagino sia un’opinione meramente personale e il coinvolgimento dipenda dalle esperienze singole.
In ogni caso, la cover di Acqua e Sapone degli Stadio è proprio da ascoltare!
Voto: 5
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