(UK Division Records/Andromeda Distribuzioni/Alkemist Fanatix Europe 2008)
Chi si rivede, anzi dovrei dire chi si risente! Era da un po’ di tempo che su questi lidi non giungeva un disco di punk rock/emo… e francamente un po’ se ne sentiva la mancanza. Ok, potete smettere di storcere il naso adesso!
E forse è per questo che mi sento particolarmente indulgente nei confronti dei Waterwings, quartetto che proponendo il sopracitato sottogenere non porta nessuna novità al sound, ai testi (discretamente zoppicanti con un inglese a volte quasi inventato) o allo stile. Si tratta proprio di un qualsiasi album di band collocabili tra Ataris e Ambrose (tanto per dirne una sconosciuta).
Poi per carità, rispetto a tanti altri i Waterwings sfoggiano una certa professionalità e, soprattutto, una energia che esprime una gran voglia di suonare (e che la produzione sfrutta egregiamente).
Il problema principale per me risiede nel momento di dare un giudizio o eventualmente consigliare il suddetto album… dargli una piena insufficienza sarebbe cattivo, non si merita certo di essere ‘punito’ comunque. E ok, ma a chi posso consigliarlo? Beh, se proprio non avete ancora esaurito la vostra voglia di emo punkettari convinti con tutte le diecimila band che esistono, immagino che i Waterwings possano benissimo fare al caso vostro, perlomeno l’artwork è carino…
Altrimenti astenetevi pure, l’emo ormai è morto e sepolto, perlomeno qui troverete una band energetica e non dei ragazzini teutonici dai capelli laccati.
Voto: 5
Link correlati:Waterwings MySpace Page