(Trakwerx 2008)
La storia della genesi di “Celestina”, sesto full lenght dei 17 Pygmies di Jackson Del Rey è piuttosto complessa. Pare che il nostro, per la scrittura di questo concept album (eh si, a quanto pare si usano ancora), si sia ispirato ad un antico testo, “Celestina: Tragicomedia De Calisto y Melibea”, composto da Fernando De Rojas nel 1499, una storia di amore e inganno dal finale tragico, degno dello shakespiriano “Romeo e Giulietta”.
Ma ciò non basta. Fu il titolo di un giornale (“Nasa astronaut Lisa Nowak chardged with atempted murder in bizarre love triangle”) a fornire definitivamente a Del Rey l’idea di un amore non corrisposto e di un tradimento tra le stelle e a spingerlo alla scrittura di una short story anch’essa intitolata “Celestina” (www.traxwerx.com/celestina).
L’album oggetto di questa recensione altro non è – secondo l’autore stesso – che una sorta di colonna sonora di questa vicenda. Ed in effetti, l’aspetto cinematico è quello predominante nelle undici tracce dell’LP, oscure ed avvolgenti meditazioni elettroniche che pagano pegno tanto alle soundtrack dei film di fantascienza anni ’60 (ad esempio “The Day The Earth Stood Still”) quanto alla psichedelica di Pink Floyd o This Mortal Coil.
Nonostante tutte le buone intenzioni di Del Rey e dei suoi compagni di avventura (Jeff Brenneman, Meg Maryatt e Dirk Doucette), il risultato è un tantino piatto. I brani finiscono con l’assomigliarsi un po’ tutti e nonostante qualche buono spunto (per esempio Celestina VI), una volta spento il lettore CD dell’album rimane ben poco. Peccato.
Voto: 6
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Autore: marcoloprete@yahoo.it