(Imago Sound 2009)
Come fare a non sottolineare la scelta coraggiosa, in periodo di crisi poi, dei messinesi Memories Lab di rendere il loro disco disponibile per lo scaricaggio di massa? Per carità, non è una scelta nuova in realtà, però non capita spesso di essere in grado di tirar giù un album che, comunque, si sarebbe potuto tranquillamente presentare nei negozi.
Questo perché il primo LP della band è un concept album prog metal/rock di tutto rispetto che, per quanto non trascenda più di tanto i crismi del genere, riesce a farsi comunque notare in una scena ormai abbastanza affollata. Ciò che più si apprezza del lavoro è che si lascia ascoltare in ogni sua forma: che sia un growl pesante, una melodia di pianoforte o un assolo di chitarra.
Dopo un’intro abbastanza sui generis, il disco comincia a far del male con la cavalcante Hydra, un pezzo decisamente meritevole. Le cose migliorano ancora con le seguenti Just Excuses e Final Day; da sottolineare l’ottima prova del cantante Giovanni Girone, in tutte le sfumature. A volte non mi ha lasciato proprio soddisfatto l’uso dei sintetizzatori, ogni tanto relegati a mero riempitivo, ma in generale anche questi hanno un loro posto importante nel sound dei Memories Lab.
L’inutilità di sviscerarlo traccia per traccia è palese, tanto vale che lo ascoltiate voi stessi (download disponibile dal portale Jamendo – www.jamiendo.com/it); a me non resta che consigliarlo caldamente a fan di Pain of Salvation e, soprattutto, Opeth.
Voto: 8
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