(Autoprodotto/Alkemist Fanatix Europe 2008)
Qualche informazione in più sui Thisorder non avrebbe guastato, considerando che non ho neanche la copertina del cd; fortunatamente la band ci tiene a farsi conoscere, postando più o meno su mezza internet. A quanto pare, è un quartetto ischitano (questa mi mancava) impegnati a suonare un rock alternativo stile a metà tra i Creed e una versione inglese dei Negramaro.
In effetti se cantassero in italiano, i Thisorder perderebbero gran parte del loro appeal; invece fortunatamente il cantante Emanuele tiene bene la lingua e ha una voce piacevole che fa andare a segno tutti i loro pezzi. Mi piacciono un po’ meno quando tentano di andarci giù di rock duro, specialmente in Blood Upon the Wheel, quando invece rimangono su una giusta via di mezzo, il gruppo è capace di buone cose (I’m Sorry).
Il mixaggio non è proprio il massimo, gli strumenti sono tutti posizionati al centro e spesso ciò crea una discreta confusione, annegando la voce e unendo basso e chitarra. Ma niente di drammatico, comunque.
Al momento immagino che il gruppo sia ancora un po’ indeciso sul tipo di stile musicale da portare avanti, però questo primo demo mostra delle buone potenzialità e ottima preparazione. Bravi.
Voto: 7
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