(Still Fizzy 2009)
Sorprendente esordio discografico per Gilberto Caleffi, dj e produttore nonché fondatore di quella Still Fizzy Records che, come produzione di esordio, ci ha regalato il piccolo miracolo degli El Cijo. Sotto le mentite spoglie di Badge il nostro, accompagnato da vari altri artisti, realizza un ottimo disco di elettronica da dancefloor, che nulla ha da invidiare ai migliori nomi in circolazione a livello internazionale (Tiga, Justice, Hot Chip).
Le sfumature del lavoro sono molteplici ma tutte portano sulla pista da ballo: l’attacco dell’iniziale It’s Been Very ha atmosfere vagamente trip hop, ma bastano un paio di minuti e Badge ci fa capire l’aria che tira con la sensuale e ammiccante Easy Ride, pacchiana e sinuosa quanto basta per poter diventare un tormentone delle discoteche mondiali per il 2009. Ladies On The Floor strizza l’occhio al rap pur mantenendolo in un impianto essenzialmente house – electro. Invisible non si smuove da un ritmo più tradizionalmente house prima che Natural Instinct viri verso qualcosa di più tecnologico e dal gusto vagamente eighties. La strumentale The Fixer mette in pista un basso quasi funky – soul che ricorda qualcosa di Fat Boy Slim, mentre Move On rallenta il beat e la voce di Liz Melody trasporta in territori r’n’b. Humping riaccelera facendosi acida e sostenuta. All You Got e Dog Wet Dog scivolano via senza troppe pretese, mentre Beat The Funk crea una sinergia tra funk ed electrodance suggestiva e trascinante. Down Time mette la parola fine con un beat magnetico e melodia da bassifondi urbani.
Un disco che rilancia le ambizioni italiane in ambito di musica da dancefloor, con una produzione mainstream che non potrà non trovare spazio nei dj set di mezz’Europa. Almeno spero, perché Caleffi sa il fatto suo.
Voto: 7
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