Aspec(t) ‘El Obsceno Pájaro De La Noche’

(FF HHH Records 2009)

Improvvisazioni registrate nello studio degli A Spirale a
cavallo fra Settembre e Ottobre 2008, successivamente martellate nel
tepore casalingo da SEC_.
Aspec(t) schianta e
frantuma il linguaggio più colto del trio Asp/SEC_.
Gabola
ed Argenziano (A Spirale sax e chitarra), e SEC_ (Weltraum
synth ed elettronica), si producono in trentatre minuti di crudità
assortite, colonna sonora ideale per denti che saltano e costole che
si crinano del vostro datore di lavoro.
Lo carichi sul tuo
lettorino mp3, o il tuo ipod, e, come apre bocca, per dire le solite
stronzate sul tuo ritardo, sul tuo fiato, sulla tua barba troppo
lunga, gli rifili una carezza che lo incastra nella fotocopiatrice
posta accanto alla macchina del caffè.
Faccenda di lividi e
tagli profondi questo “El Obsceno Pájaro De La Noche”
(titolo tratto dal lavoro del 1970 dello scrittore cileno José
Donoso
).
Il post punk/free core degli A Spirale e
l’elettronica di SEC_, marciscono al sole, rilasciando un rivolo
fetido di liquami non meglio identificati.
Noise/free/jazz/core
livido, sudato ed implacabile.
Dove l’accartoccio su se stessi è
pratica quotidiana.
E dei microsuoni, delle maggiori raffinatezze,
presenti in Asp/SEC_ non rimane traccia.
Brötzmann,
ed il suo “Machine Gun”
presi a calci nel culo, e sbeffeggiati dai Borbetomagus
di “Barbed Wire Maggots”
in botta speed.
L’osceno
Uccello Della Notte
apre
crepitante, il primo tocco di corde, gentile come una ruspa, poi
Gabola sfiata via qualcosa in più di mezzo polmone e
l’elettronica è un cortocircuito attivo a piedi bagnati.
M2HB
e M2HBB
mimano la distensione ma è solo questione di mimesi
appunto.
Rilassanti e dissetanti come bere liquido indecifrabile
da un bicchiere abbandonato nei pressi della stazione
centrale.
Ostici e senza compromessi fra attrazione ed
abbandono.
Semplicemente ribollenti di vita.
Il futuro (per
quel che vale…) gli appartiene.

Voto: 8

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