(Silence/Promotronica/Audioglobe 2009)
L’orchestra Les Italiens è un ensemble di 11 elementi attivo ormai da oltre un decennio. Questo “Verdeluna Dancing Hall” emerge a sei anni di distanza dall’esordio discografico del gruppo e si pone come frutto di una ricerca storico – sociale sul sound delle orchestrine jazz italiane del dopoguerra combinato con l’attenzione per il sound dei club da ballo americani degli anni ’20 – ’30: boogie woogie, swing, tarantella e chansons francofone si mescolano in un disco così fuori dal tempo da inserirsi a pieno titolo nel filone del revival della tradizione artistica degli anni ’50. Buscaglione, il Quartetto Cetra e i jazzisti d’oltreoceano i riferimenti più prossimi alla proposta dell’orchestra fiorentina.
Le dieci tracce portano ognuna anche l’indicazione del ritmo che le cadenza: si spazia dal boogie più classico dell’iniziale Rock And Go a quello latineggiante di Wood’s Boogie, dal foxtrot minaccioso di Un Giorno Me Ne Andrò (accompagnata dalla voce sottile di Francesca Taranto) ai ritmi saltellanti di Dora e Tarantissima, passando per il merengue di Verdeluna e i lenti Un Soire D’Avril (tra chansonnier francesi e lirismo italico), Anne (polveroso lento tra Far West, tarantella e francesismi) e Potevi Dirlo Meglio (canto sottile e amoroso).
Un disco piacevole, che ci riporta indietro a un mondo che nelle canzonette jazzy senza troppi fronzoli cercava una via di fuga alla tragedia della guerra e della ricostruzione post – bellica. Alla lunga forse un po’ stancante, ma assolutamente ben suonato e fin troppo variegato. In tempi revivalistici troverà ampio consenso.
Voto: 7
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