(Midi Creative/noble 2008)
Giapponese d’origine (è nata a Tokio), ma tedesca d’adozione (vive a Berlino), Midori Hirano ha cominciato a comporre musica mediante il computer subito dopo aver terminato gli studi in pianoforte classico. Il suo primo EP risale al 2004 e reca il titolo di “Poet At The Piano”. Dopo una serie di spettacoli in tutta Europa registrò l’LP d’esordio, “LushRush”, che rivelava definitivamente la doppia anima della compositrice, quella classica e quella elettronica, cui si aggiungeva un gusto per la melodia più raffinata.
Il nuovo “Klo: Youri” prosegue lungo quella direzione e lo fa egregiamente. Terra è uno strumentale arrangiato per violino, violoncello, pianoforte, chitarra e tambura (una sorta di sitar, ma col manico fretless), Faceless Angel una delicatissima nenia pianistica. In Feathers il violino danza su un tappeto di beat elettronici, effetti sonori “spaziali” e pianoforte, Null sfodera una ritmica hip-hop mentre Out è una lievissima cantilena. La cinematica Transition, un duetto tra pianoforte e contrabbasso con innesti glitch, precede l’etera Sora. Il trittico finale è composto dalla marcetta di Caracole, da Cells That Smell Sounds, giocata sull’intreccio tra un fraseggio minimalista di piano, field recordings, beat elettronici e cantato dilatato e dall’ipnotica Solar Eclipse.
Romantica e suggestiva, la musica della Hirano raggiunge, in “Klo: Yuri”, il suo apice di raffinatezza. Merito di una scrittura intelligente, di arrangiamenti splendidamente misurati, di un’ottima esecuzione strumentale e di una produzione mai invadente. Caldamente consigliato.
Voto: 8
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