(Non Visual Objects 2009)
Field recordings, field recordings, field recordings. Chiunque fosse allergico a questa parola stia lontano mille miglia da questo lavoro a firma Shinkei e Luigi Turra. I nostri, infatti, hanno realizzato un LP che è interamente giocato su queste registrazioni, calate, per giunta, in un contesto sonoro che definire minimalista è un grazioso eufemismo. Più che per il suono vero e proprio, l’attenzione sembra talvolta concentrarsi sul silenzio o su tutto ciò che è ai limiti dell’udibile (non a caso “Yu” è un termine zen che significa “quiete”). Rumore d’acqua che scorre, crepitii, cinguettii, vociare di strada e persino registrazioni di frammenti di vecchi blues (Gravier Street Blues di Laura Smith del 1924 e I Hate A Man Like You cantata da Lizzie Miles del 1929) compongono le sei tracce di questo lavoro.
Un disco per appassionati, insomma, per il quale, più che l’espressione “ricerca musicale” bisogna spendere quella di “ricerca sonora”. Affascinante, sebbene non imprescindibile.
Voto: 7
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