Di Marco Loprete
Doverosa recensione per la ristampa di quello che ormai è considerato – a torto o a ragione stabilitelo voi – un classico del giallo moderno, al punto tale da essere praticamente assurto allo status di culto e di essere stato trasposto al cinema. “Uomini che odiano le donne” è il primo capitolo di una trilogia ad opera dello scrittore svedese Stieg Larsson, che è riuscito a portare a termine il ciclo narrativo (comprendente i volumi “La ragazza che giocava con il fuoco” e “La regina dei castelli di carta”, presto ristampati dalla Marsilio) prima della sua prematura scomparsa.
Il presente capitolo racconta delle indagini svolte da un reporter economico, Mikael Blomkvist e da una hacker, Lisbeth Salander, per conto di un ricco magnate, Henrik Vanger, il quale, ormai vecchio e convinto di essere giunto al termine della propria esistenza, desidera gettare luce su un doloroso fatto di cronaca che ha riguardato la sua famiglia, la scomparsa dell’adorata nipote Harriett. L’indagine, svolta su una piccolissima isola del mar Baltico, porterà i due improvvisati detective ad una serie di scoperte agghiaccianti, che getteranno una luce più che sinistra su quanto avvenne ben quattro decenni prima.
Di più non vi diciamo: la trama è complessa (ed in più si intreccia con un’indagine di Blomkvist su un losco finanziere che è riuscito, con l’inganno, a farlo condannare per diffamazione) e non vogliamo rovinarvi la sorpresa.
Nonostante qualche pecca (la lentezza del ritmo, caratteristica dei “blockbuster” letterari e lo stile non proprio personalissimo), “Uomini che odiano le donne” è una macchina narrativa perfettamente oliata, assai intrigante, non moralistica nella sua critica sociale a certo capitalismo odierno e soprattutto “guidata” da una coppia di protagonisti assolutamente interessante (indimenticabile il personaggio di Lisbeth, il cui oscuro passato sarà al centro dei prossimi due libri).
Per un’estate all’insegna del mistero e del divertimento intelligente.
Link: Marsilio, 2009
