(X-treme Rising Records/Alkemist Fanatix Europe/Andromeda Distribuzione 2009)
A diversi mesi di distanza dalla recensione del precedente “Life is not like a porn”, rieccoci a parlare dei Blame, a quanto pare questo nuovo lavoro era già disponibile quando ho recensito il precedente, anche se la storia dello stesso non è molto chiara. A quanto pare è stato ultimato già a fine 2007 ma ha visto la distribuzione solo a 2009 inoltrato, anche se le notizie sono piuttosto scarse in quel senso. Poco male.
Quel che bisogna notare invece è la maturazione nel sound della band, non in senso di cambiamento di genere, ma piuttosto di un muoversi in direzione più metalcore e meno ‘nu’. Sparite sono le parti rap nel cantato e la concentrazione è tutta sulla potenza.
Anche il songwriting è più fluido e vario rispetto al precedente, basta sentire momenti come Blue Glasses o Are Dead Superstars o la più lenta Feed Me che funziona bene quasi come gli attacchi più aggressivi. Un po’ meno bene funzionano l’iniziale Broadcast Your Death, che soffre di vocalizzi non all’altezza e di una melodia che lascia un po’ a desiderare ed episodi, pure brevi, come W(hole).
Rispetto al disco precedente, insomma, il gruppo è palesemente maturato, affinando i loro strumenti di aggressione e limando le loro parti più derivative. Lavoro ritmico di qualità e dei riff che funzionano li aiutano a portare avanti un album senza mai annoiare.
Non sono ancora al 100% ma direi che si stanno avvicinando, personalmente mi sento di dar piena fiducia a un gruppo che mi sembra in piena maturazione e costante miglioramento. Bravi.
Voto: 8
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