(Quickflow Records/Alkemist Fanatix Europe/Andromeda Distribuzione 2008)
Mi sarei quasi aspettato di trovare una foto dei membri della band con bombetta e occhio truccato, a giudicare dall’abbondanza di riferimenti a ‘Clockwork Orange’ presenti nell’album di debutto del gruppo lombardo/emiliano.
Ancora più falso indizio è l’atmosfera tutta rilassante e pura dell’artwork, e così pure la strumentale Eco che introduce l’album, in realtà i KMB sono infuriati, rabbiosi, disperati; insomma, je rode assai.
E così il loro stile musicale si adatta ai cambi d’umore, da aggressioni doppia voce di Arance Meccaniche, a pezzi meno rabbiosi come la supplicante Apnea.
Per un gruppo che ammette tranquillamente di aver instaurato una partnership “con il brand d’abbigliamento di Torino Korovamilkshop”, bisogna soprendentemente notare che la band si fà allegramente gli affari suoi nel corso dell’album. Effettivamente per inquadrarli bisogna far ricorso al nu/crossover, ma la proposta dei quattro è decisamente più complessa delle solite dinamiche del genere. E in pezzi come Winona, la band riesce proprio a splendere, non per gran qualità tecniche, ma per l’espressione perfetta e diretta di sentimenti, come raramente si sentono.
Purtroppo il resto non è all’altezza, momenti come Polvere suonano un po’ buttati a caso, sembra quasi che nella seconda parte dell’album la band si adagi su pezzi molto più schematici, rispetto a quelli molto più studiati ed efficaci (Icaro in Cenere) che troviamo in apertura.
Eppure, tutto sommato, è un album che riesce a dare soddisfazioni se si riesce a passar sopra i difetti della band e una produzione non proprio eccelsa. Li aspettiamo volentieri per un secondo lavoro più maturo.
Voto: 6
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