(Funkyjuice/Surabaya Music 2009)
Eli (abbreviativo di Elisa Nancy) Natali è una ventottenne ragazza italo – inglese che nella sua giovane vita ha saltellato graziosamente qua e là per il mondo e che da qualche anno ha intrapreso la carriera da solista, dopo aver mosso i primi passi sul finire del millennio scorso con i Radio Mary Wine Bar. Il suo esordio discografico la vede intenta a mescolare tendenze blues, folk e cantautorali senza soluzione di continuità, con cantato che oscilla tra il francese e l’inglese. Un bozzetto caldo e intimistico, soffuso ma non smielato.
Apre il disco Barcelona, ode alla città spagnola dal gusto raffinatamente pop. Saint Ange paragona il flusso del Tevere sotto Ponte Sant’Angelo al fluire della vita, resa sporca e maleodorante da un amore incerto e lacerante. In Like A Beggar l’hammond dà un tocco vagamente a – là Doors all’atmosfera, mentre la Natali cova rabbia sotto il suo canto sinuoso. Interpretation (singolo scelto per il lancio radiofonico) si scaglia con gentilezza contro le regole che imbrigliano la nostra formazione ed educazione, condotta dai gorgheggi di chitarra e violino. Calamity Baby si sposta più decisamente verso un blues dal sapore western, delineando il personaggio di una donna dura e romantica al contempo, a metà tra cowgirl e poliziotta “de noatri”. Symetrie Asymetrique racconta con ritmo da night club il continuo rincorrersi di due amanti che non riescono a trovare il giusto equilibrio. I Give In sfiora addirittura al funky prima che Les Amoureuses accarezzi la bossanova, con battito vibrante e sensuale. Fraud torna a una dimensione più intimamente cantutorale, cantando l’amarezza per un amore disilluso. Wicked Sleeping Beauty si mantiene sulla scia della precedente sia musicalmente che per tematiche trattate, salvo per una coda pianistica delicata e struggente. Leo’s Song chiude l’album toccando il suo vertice emotivo, cantando il ricordo di una persona ormai non più presente.
Il lavoro di Eli Natali è apprezzabile, ben fatto, con testi ricercati e mai banali. Tuttavia dopo le prime due – tre canzoni il disco scende di tono, non riesce ad accalappiare l’ascolto. Un disco d’atmosfera, ma è lecito aspettarsi di più da una voce e un songwriting di ottimo livello come quello di questa giovane cantautrice.
Voto: 6
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