(Polydor/Decca 2009)
Durante la sua carriera solista, Steven Patrick Morrissey (più semplicemente, Morrissey), indimenticato leader degli Smiths assieme al chitarrista Johnny Marr, ha prodotto album di sicuro valore, musicalmente raffinati, impreziositi da testi sempre arguti e da una tecnica vocale assolutamente unica. Basti pensare a dischi come “Viva Hate” (1988), “Bona Drag” (1990), “Kill Uncle” (1991), “Your Arsenal” (1992) e “Vauxall And I” (1995). Dopo un inevitabile e fisiologico periodo di appannamento, negli ultimi anni Morrissey è ritornato più che mai in forma, sfornando dischi come “You Are The Quarry” (2004) e “Ringleaders Of The Tormentoes” (2006), caratterizzati da una ritrovata verve.
L’ultima fatica del Moz (così lo chiamano affettuosamente i suoi fan), “Years Of Refusal”, si inserisce esattamente nella scia di questi ultimi due lavori, proponendo un pop-rock dal forte impianto chitarristico. Pur non essendo un lavoro trascendentale, l’LP in questione vanta momenti di assoluto fascino, anche grazie alle superbe interpretazioni vocali di Morrissey, in forma come sempre: ci riferiamo, in particolare, a brani quali Something Is Squeezing My Soul, Black Cloud, I’m Throwing My Arms Around Paris, primo singolo estratto dall’album e tipica melodia morrisseyana, All You Need Is Me, It’s Not You Birthday Anymore, You Were Good In Your Time, una splendida ballata intrisa di malinconia e l’energica e vibrante I’m Ok By Myself, praticamente un pezzo heavy-metal per i suoi standard.
Sicuramente tali pezzi non sono paragonabili a capolavori dell’era Smiths come Hand in Glove, How Soon Is Now?, The Queen Is Dead, The Boy With The Torn In His Side, There Is A Light That Never Goes Out, Last Night I Dreamt That Somebady Loves Me ed altri ancora. Tuttavia si tratta di composizioni più che dignitose, che dimostrano come Morrissey, nonostante ormai due decenni di carriera alle spalle, abbia ancora qualcosa da dire.
Voto: 7
Link correlati:Morrissey Home Page