(I Dischi Della Lavatrice 2009)
Il Sogno e Il Veleno è il moniker sotto il quale si cela Alex Secone, cantautore abruzzese che suona e registra a casa sua questo breve lavoro di 20 minuti scarsi a cavallo di un raffinato cantautorato pop intimista, oscuro, malinconico.
L’inizio del disco, scandito da un sfrigolante drum machine, fa di Preludio il pezzo forse più riuscito del disco: cupo ma pulsante, vivo nelle striature elettroniche che venano la melodia del piano. Con Il Delirio Di Un Cantante lo strumento principe diventa la chitarra acustica, che delinea una melodia sottile ma carica di rabbia e di dolore. In Pornormantica Secone si rimette al piano e sprofonda nel male di vivere conseguenza di un amore infranto. Canzone Di Notte è un divertissement pianistico sporco come in un grammofono di inizio secolo, un virtuosismo allegro e gioviale che spezza il mood triste della prima parte del lavoro. Ma è solo uno sprazzo di luce prima di riaffondare nel buio con La Corruzione Del Tempo, struggente nenia per voce e piano tra i quali tenta di insinuarsi qualche tocco sintetico sibillino. A chiudere il cerchio la cover dei Kiss Beth, all’insegna di una nostalgia in punta di lingua.
Un disco senza infamia e senza lode, che avrebbe potuto spingere maggiormente sul pedale dell’elettronica solo accennato qua e là per dare un’impronta più personale al lavoro. La voce non convince a pieno, troppo anonima e con poco mordente per il genere “sussurrato” prediletta dal nostro. Comunque un buon punto di partenza, anche se c’è ancora parecchio da fare.
Voto: 6
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