(Autoprodotto 2009)
Mantiene quello che il titolo promette, “E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce” di Margaret Lee alias Giacomo Marighelli, concittadino giovane del Vasco Brondi de Le luci della centrale elettrica. Brani che definire urticanti è poco (Benvenuti), testi livorosi (Il lamento del bestiame); Marighelli fa quasi tutto da solo (voci, chitarre, sbuffi di synth), con piccoli aiuti dei sodali Samboela, Luca Martelli e Jumbo.
L’esordio del ferrarese è un CD dal peso specifico importante, tra il succitato Brondi, i primordi quasi rispettabili dell’altro Vasco emiliano (Aspirina potenziale) e canzone italiana andata (a) male (Fausto). Convincente l’escursione “nuova onda” di Può solo peggiorare, buia come i primi Diaframma.
Da seguire (maneggiandolo con cautela): fortunatamente Margaret Lee non è perfetta, ma può solo migliorare.
Voto: 6
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