(Wallace Records 2009)
L’indomito Mattia Coletti, dopo tanto girovagare nella musica e per la musica nel mondo, torna alle origini, formando un nuovo trio, dopo l’ottimo esperimento che erano stati i Sedia. Questa volta ad accompagnarlo ci sono Roberto Ceccacci (già batterista dei Lleroy) e Andrea Giommi al basso.
Anche “Manta” come i lavori dei Sedia è interamente strumentale ed il sound è strutturato attorno ad un noise post-rock, che prende l’ispirazione dai Don Caballero più riflessivi e dai moderati Tortoise. Pochi sono, infatti, i momenti di accelerazione, circoscritti in alcuni frangenti, come in Southern technoliegies, nella quale il noise circolare e non frenetico se cresce di intensità, successivamente si riassesta. Nella title-track, invece, la linea musicale è maggiormente spezzettata, con alcuni cambi di registro stilistico. L’unico episodio nel quale si registra nel complesso tensione vibrante è Telephone rings from the hand of summer.
Un disco piacevole e riflessivo nel quale sono evidenti i segni delle esperienze in solitaria di Coletti
Voto: 8
Link correlati:Wallace Records Home Page