(Rune Grammofon 2008)
Dischi come questo dei MoHa! sembrano fatti apposta per mettere in difficoltà i critici musicali. La quantità di spunti sonori contenuti nelle nove tracce di “One-Way Ticket To Candyland” è infatti tale da rendere praticamente impossibile l’affibbiare alla musica del duo composto da Anders Hana (chitarra e tastiera) e Morten J. Olsen (batteria e supercollider3) qualsivoglia etichetta di genere.
Se riuscite ad immaginare un miscuglio di techno, hardcore, industrial, improvvisazione rumoristica e prog, allora siete vicini a comprendere il contenuto di questo terzo album dei due norvegesi. Ostica, spigolosa, durissima, la loro musica è un continuo assalto al sistema nervoso e ai timpani dell’ascoltatore. L’opener It Burns Twice dà il benvenuto (tanto per chiarire subito a che gioco si giocherà) con un fuoco di sbarramento ritmico serratissimo, Sopp På Kugen mescola techno, industrial e improv-noise, Prog-O-Rama è un mirabile esempio di prog-rock schizoide, un frullato di ritmi ed elementi sonori diversissimi (compreso il tema della soundtrack del Batman televisivo), la cui furia è debitrice dell’hardcore più estremo. The Shitman si basa, invece, su un notevole crescendo: parte all’insegna di un elettronica sospesa, muta poi pelle trasformandosi in una sorta di techno marziale (con le solite stilettate rumoristiche) e sfocia in un delirio improvvisato e cacofonico; dopo questa traccia ed il martellare ossessivo della seguente Oh My God It’s Rave, la chiusura del disco affidata a # Outro, con la sua elettronica fluttuante, è un’autentica manna per orecchie e nervi (nonostante il mood del pezzo sia ben lungi dall’essere rassicurante).
Insomma, se “One-Way Ticket To Candyland” non è un capolavoro, gli manca poco davvero.
Voto: 8
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