(Mammagamma 2008)
A oltre un anno di distanza dall’uscita, eccomi avvicinarmi al nuovo lavoro di Alessandro Cecchini aka Alex Snipers, cantautore bergamasco dedito, a quanto mi ricorda il collega che recensì il debut album ”Slackness”, a un folk-blues-country un po’ sghembo e a bassa fedeltà.
Questo nuovo disco, registrato durante un live al Topia Arci Club di Torino, è un’istantanea sul lavoro di Cecchini: una voce che ricorda quella di Axl Rose (specie nei momenti in cui il nostro spinge sull’acceleratore) prestata ad atmosfere lisergiche non lontane dai grandi dei Sixties rivisitati in maniera scarna e strampalata. Riverberoni ed echi profondi creano un’atmosfera sinistramente gioiosa, da trip acido stile flower power; come se Leonard Cohen rivivesse nella testa di un Daniel Johnston violentato dalle note di Syd Barrett.
Che dire, probabilmente nel passaggio su disco si perde un po’ del calore del live, ma il disco stenta a decollare. Troppo monocorde, senza guizzi, con un’unica chicca: la curiosa cover di Kids Don’t Follow dei Replacements, resa innocua e docile ma comunque irresistibile nella sua vitalità. Per il resto si stenta a mantenere viva la concentrazione, anche quando Alex tenta qualche abbozzo più sperimentale (Burning) o qualche virata quasi rockabilly (Letter To Scotty Moore). Niente di memorabile, forse per una serata con gli amici nel pub vicino a casa può andar bene, ma non di più.
Voto: 6
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