(Ticonzero 2009)
La rassegna sarda “Signal”, giunta alla sua quarta
edizione (dal 6 al 14 Novembre dell’anno appena trascorso), si occupa
di avanguardie e linguaggi collaterali.
“Floating Signal”
(presentato live il 12 Novembre), è progetto di notevole
spessore, che trae origine, da registrazioni effettuate fra Settembre
e Dicembre del 2007, durante la seconda edizione del festival.
Gli
incontri improvvisativi, promossi da Alessandro Olla
(direttore artistico della rassegna) e Simon Balestrazzi (il
culto T.A.C.), producono diverse ore di registrazioni, che,
successivamente, Simon Balestrazzi, riduce e lavora.
I coinvolti
sono, Z’EV (musicista, poeta, mistico, per molti, semplice
divinità pagana attiva da inizi settanta), Max Eastley
(idem come Z’EV, semplicemente, più vario e curioso), ed il
chitarrista straordinario, Marco Cappelli (presente in due
tracce, ma non in versione live).
Da tanto ben di Dio umano e
strumentale (la chitarra di Cappelli, i laptop e gli oggetti
amplificati di Olla e Balestrazzi, le percussioni non amplificate di
Z’EV, il singolare arc di Eastley, strumento auto costruito, una
lunga corda, fissata su supporto ligneo), si ottengono nove brani
strumentali.
Un percorso livido ed apparentemente claustrofobico,
dove però, le aperture e gli spazi, son molto più ampi
e cangianti, di quel che si potrebbe pensare.
Rimbombi profondi,
stasi rituali, minacciose screpolature digitali, macchine, oggetti e
sottili perforazioni concettuali.
Suoni figli della stagione
industriale, organizzati armonicamente (le strutture e le
sovrapposizioni, spesso son da manuale), che lambiscono ed inglobano,
elettroacustica e ambient, mantenendo sempre rotta e spirito, di
musica improvvisata.
Scoccare improvviso di nuove soluzioni e
possibilità, dialoghi e fasi di studio attento.
Dalle parti
di un sentire antico, rivitalizzato dal divampare
dell’interazione.
L’ascolto, ridesta sopite terminazioni nervose
ballardiane, e genera profonda invidia, per chi era al live di
presentazione.
Semplicemente ottimo (fra le produzioni dell’anno
appena trascorso).
Retroguardie culturali in costante cammino
evolutivo.
Mormorare in privato, c…o di disco; è
quasi d’obbligo e non offensivo.
Voto: 8
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