(HysM? 2009)
Delizioso, piccolo artigianato, acustico / digitale.
L’aria di
split, in casa HysM?, è sempre un bel sentire.
La
coppia Solquest / AAldo, non si sottrae a questa
regola.
“Extreme Dreaming”, apre con tre brani di
Solquest, incrociati con quattro di AAldo.
Estremamente sincronici
i due artisti, nella propria proposta.
Solquest (Stefano
Spataro, metà del duo HysM?, nonché direttore del
traffico della piccola etichetta sparsa, fra Taranto e Perugia),
ammassa nelle sue tre composizioni, elettronica poverella, field
recordings, sax e basso, più una batteria sulla prima traccia,
percossa da Jacopo Fiore (l’altro
HysM?).
AAldo (Aldo Ammirata, attivo nella scena siciliana
sin dagli anni ottanta), si barcamena fra elettronica, field
recordings, basso e contrabbasso.
Il primo, vira su scenari
maggiormente immateriali, dove frammenti di quotidiano, si
sovrappongono a scampoli acustici, fra jazz, ed ambient
(disastrata).
Su tutti, l’iniziale Reverse Decay, ed il
sottile refolo Terry Riley, che agita il finale di Walking
In Bed.
La chiusura del proprio crop circle, affidata alla
linea jazz da vicolo umido di The Short Straw.
AAldo,
lavora su intuizioni simili a Solquest (grammo +, grammo -),
incentrando la propria ricerca su corde e sovrapposizioni.
Quattro
brani coesi, che si presentano come ricordi jazz noir, in salsa
ambient poco colloquiale.
Gira che ti rigira, siam dalle parti del
Biosphere più atmosferico e inquieto.
Molto, molto
bella, Time Of No Replay, fra acusticherie di corde reiterate,
ed intromissioni di elettronica in reverse.
Le conclusive The
End Of Violence e Approaching Silence, son attimi
cameristici, sfregiati da taglienti umori punk surrealisti.
Come
al principio:
Delizioso, piccolo artigianato, acustico / digitale.
Voto: 7
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