(Potemkin 2009)
Niente male l’esordio di questa band osimana (An), dotata di tanta energia, grazie alla quale si esprimono con un buon pop rock graffiante e ben bilanciato verso la melodia. Prodotti da Andrea Mei (ex tastierista dei Gang), questo quintetto marchigiano dimostra di aver assorbito molto bene la tradizione del rock italiano degli ultimi due decenni, dato che prende le mosse dall’asse Timoria – Litfiba, passando per il miglior indie rock proveniente da oltreoceano, vale a dire grunge e stoner.
Gli Eyestone brain si destreggiano molto bene tra italiano ed inglese, i testi, infatti sono in entrambe le lingue, quelle in inglese poi sono adagiate in diverse occasioni su ballate accattivanti, mentre quando vogliono rivelarsi graffianti gli anconetani preferiscono ascendenze black o il crossover dei primi anni ’90.
Nel complesso “L’ombra della piramide” è un ottimo esordio.
Voto: 7
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