(Vacation House Recordings 2009)
Cosa ci si aspetta da una band dopo dieci anni di lavoro per arrivare all’esordio sulla lunga distanza? Possiamo ancora definire i piacentini Haulin’ Ass come una band promettente?
E’ buffo ma dopo dieci anni ed essere passati per pezzi come Cazzo fai se muore Superman, i cinque ragazzi arrivano ad un concept-album su passato/presente/futuro, a cui corrispondono i tre capitoli in cui si dividono i dodici pezzi, ben composto e professionale in ogni intento e traguardo. Il loro hardcore punk è mutato col tempo per incanalare influenze di ogni tipo dal metal al rock and roll, con un’attitudine sempre rabbiosa ma mai eccessivamente aggressiva.
E ‘Towards Which Future’ sicuramente mantiene ciò che promette, anche se gli Haulin Ass tirano e se ne vanno un po’ da ogni parte, effettivamente risultando in qualcosa di meno della somma di ogni componente. La produzione li aiuta non poco a risultare puliti ed efficaci e non certo appesantiti da dieci anni di carriera, anzi, l’esperienza paga e indubbiamente gli Haulin Ass mettono giù parecchi ‘gruppetti’ sia a livello musicale che in quanto a liriche (quasi tutte in inglese, a parte Lei regina e Sleeping Mostro), mai banali e ben scritte. Notevole anche il booklet con le opere realizzate dal bassista Francesco Panelli.
Per la piena realizzazione sonora e compositiva della band mi sa che dovremo aspettare ancora qualche tempo, in attesa che la discografia del gruppo piacentino si arricchisca; per ora godersi ‘Towards Which Future’ rimane comunque un ottimo consiglio.
Voto: 7
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