(Incipit Recordings/Alkemist Fanatix Europe/ Andromeda Distribuzioni 2009)
Effettivamente la distanza che separa i componenti della suddetta band è qualcosa di abbastanza originale, perlomeno nel panorama italiano. Ebbene sì, i quattro non sono i classici amici del baretto sotto casa ritrovatisi insieme a suonare così tanto per pagare il conto, ma quattro persone distanti che si son messe in contatto, via internet, per unire la loro passione musicale.
Sì, è tutto molto bello, ma il risultato è sorprendentemente, ma poi neanche tanto, dozzinale. E’ piacevole che i quattro tentino pezzi di ampio respiro assieme alle classiche svisate alternative con testo italiano, ma i ragazzi in questione non sono certo gli HUM o degli Smashing Pumpkins vecchia manera. Anzi, ascoltando l’accento del cantante, verrebbe da chiedersi ‘sto parlando con un indie milanese?’. Probabilmente no, è che purtroppo i Verdena tracciano sul gruppo moliromabruzzese la loro ombra intrisa di zafferano.
In ogni caso, è difficile esattamente identificare quand’è che i La Distanza se la cavano meglio, se con pezzi più diretti come l’iniziale Tudine o con la più brodosa Velenia; il risultato è che non colpiscono come dovrebbero, restando sospesi in un limbo dove non c’è una lama tagliente di chitarre né un’apertura verso lo spazio infinito. Restano solo frasette tipo “Fai di te ciò che detesto” o “In lei non trovo risposta” che, per carità, fanno molto figo, ma svaniscono appena arriva la fine della sesta traccia.
Buona la produzione comunque, e così anche gli arrangiamenti risultano sicuramente curati, quindi perché no? Gli diamo un’altra possibilità, d’altronde la copertina mi è davvero piaciuta. Intanto potete ascoltarvi l’EP per intero sul loro myspace.
Voto: 6
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