Kiddycar ‘Sunlit Silence’

(Rai Trade 2009)

Terza prova per il gruppo di Arezzo capitanato dalla vocalist Valentina Cidda. Non cambia molto la proposta dall’esordio del 2007: un electro wave che si tuffa nel melò dei Lali Puna (Drop By Drop, Shapeless Clocks), passando per qualche ballad acustico-shoegaze (You Save Me From Understanding More) dal vago sapore dark. In più il richiamo al rock della Gainsbourg (Il Fait Jour) e a sonorità di band nordiche (Paper Rose) contribuiscono a disegnare un quadro a tinte slavate, distanti, con quella punta di nero che non sai bene se sia anima o se sia moda. Una buona produzione che sviluppa idee rock ormai datate. Solo per gli emo o per chi avesse saltato buona parte dei 90.

Voto: 6

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Autore: taffey6977@gmail.com