(Jestrai/Area Pirata 2010)
Partiti con l’obiettivo di coniugare le istanze hippy con quelle punk, i milanesi Giobia, dopo l’esordio “Beyond the stars”, con questo secondo lavoro, cambiano strada e virano verso le atmosfere dei ’60.
“Hard stories”, infatti, sembra un disco scritto oltre quarant’anni fa, denso di sonorità vintage, con il suo garage-surf-psichedelico che caratterizza i nove brani presenti in scaletta. La durata stessa di poco più di mezz’ora è tipica dei dischi di quel periodo. La psichedelia è uno degli elementi portanti di questo disco, anche se rarefatta o manifestata con l’organo in primo piano, come in Electric light. Questi quattro milanesi riescono comunque anche ad essere piacevolmente ballabili come nel garage di Underground e nella frenetica Momentum, con un’ottima coda surf. Interessante poi My soundtrack for life, con elementi di pop beatlesiano e di folk inglese. Tra i brani poi troviamo anche un’ottima cover di Are you lovin’me more (but enjoy it less) degli Electric prunes.
Voto: 7
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