Vento dell’Est. XXVIII Rassegna di Nuova Musica, Macerata Teatro Lauro Rossi – 12, 13, 14, 15 Aprile 2010 Ore 21.15. Click Per Infos.
Era quasi inevitabile, dopo le tre Rassegne consecutive di pochi anni fa dedicate alla musica degli Stati Uniti ("Dal nuovo mondo"), che l'indagine si rivolgesse a quella parte del mondo che ne è stato il contraltare, almeno nel XX secolo, ossia la ex Unione Sovietica. E così come un alone sperimentale, di innovazione perpetua, di fresca tabula rasa regnava nella musica americana certamente è un vento mistico quello che spirava nella musica russa dell'ultimo secolo. Una corrente mistica che si può rintracciare in moltissimi autori di origine sovietica e che esplode nel momento in cui la URSS si dissolve. In alcuni è un prodotto di una convinzione religiosa, in altri un senso più generale del trascendente dove ci si può anche imbattere in ricerche e tecniche proprie delle liturgie ortodosse, evangeliche o cattoliche. Si può dunque parlare di una scuola mistica post sovietica, con compositori come Sofia Gubaidulina, Alfred Schnittke, Arvo Pärt ma c'è da segnalare che esiste una compositrice che rappresenta una poderosa via mistica assai anteriore ai sopra citati ed è quella, completamente diversa, di Galina Ustvolskaya che nacque a Pietroburgo il 17 giugno 1919, studiò a Leningrado e morì a San Pietroburgo il 22 dicembre del 2006. Personaggio leggendario, solitario, enigmatico, che mai uscì se non sporadicamente dalla sua città che cambiò nome tre volte, allieva conflittuale e forse amante di Shostakovich che riconobbe il suo genio, questa compositrice fu osteggiata e poco eseguita in patria e conosciuta in Occidente solamente negli ultimissimi anni. Di questa autrice tellurica, tanto da essere designata come "la donna con il martello" , la Rassegna ha l'onore di eseguire alcune composizioni per la prima volta in Italia. Tra tutte l'impressionante Dies irae per 8 contrabbassi, pianoforte e cubo di legno. La musica della Ustvolskaya, insieme a quelle di Gubaiduina, Schnittke e Pärt, costituisce il grande blocco della Rassegna di Nuova Musica di quest'anno. A questi autori andranno però affiancati anche nomi senz'altro più conosciuti e storicizzati come Stravinskij, Prokofiev e Shostakovich (il suo celebre Valzer dalla Jazz Suite chiuderà infatti le quattro serate), autori che hanno creato i capisaldi della grande musica russa. Gli interpreti, alcuni ospiti quasi regolari della Rassegna, sono come sempre tra i più sensibili per questo tipo di repertorio. Mentre prosegue la felice collaborazione iniziata, l'anno scorso tra Rassegna di Nuova Musica e FORM, Orchestra Regionale delle Marche, quest'anno diretta da Tito Ceccherini, ricordiamo alcuni graditissimi ritorni come quelli del grande violoncellista Rohan de Saram (per anni ospite fisso della RNM col quartetto Arditti), del pianista Marino Formenti (l'anno scorso anche direttore della FORM), del violinista Marco Rogliano. Inoltre le presenze marchigiane del pianista Fabrizio Ottaviucci e del sassofonista Federico Mondelci, del fisarmonicista Claudio Jacomucci, del Belli Piano Duo e dello stesso Scodanibbio come direttore dell'ensemble di contrabbassi Ludus gravis. Anche quest'anno i concerti saranno registrati e mandati in onda da RAI Radiotre. Programma Stefano Scodanibbio Produzione Gianluca Gentili Consulenza artistica Tonino Tesei