(Toxo Records 2009)
Livido e chirurgico noise rock.
Weltraum, è
aggressione lucida, fatta di tagli netti e profondi.
Opera
rilucente “Sy”.
Il trio composto da P’ex, SEC_
e Luca Piciullo, attinge a piene mani, dalla lezione nevrotica
di DNA, Neubauten, Swans, This Heat (e
dunque, per forza di cose, con la circolarità kraut ed i suoi
migliori interpreti moderni, Laddio Bolocko).
Questione di
detriti, maneggiati, analizzati, e successivamente spostati dal
proprio cammino.
Nessuna concessione gratuita, alle attuali forme
di noise, nessun autocompiacimento da soddisfare.
Le ascensionali
aperture tonali della seconda traccia, chiariscono il concetto.
Il
funk splendidamente inceppato della terza, manda in soffitta, il
lavoro dei Foodsoon; altroché.
La quinta,
un’incredibile sferragliamento Killing Joke, che pare
veramente, Jaz e Geordie, alle prese con la migliore
ispirazione.
Timbriche secche, taglienti, metalli e legni, in
eruzione impro (subito riportati ad una temperatura più che
gelida).
Il suono di una città perennemente
stanca.
Aufgehoben in dolce versione colloquiale.
Weltraum,
è una storia, che dell’industriale, prende in prestito, la
visione netta, e, degli sfracelli attuali, adopera la lente
d’ingrandimento del particolare, esaltato sino alla dispersione in
granuli impalpabili.
Chitarra, metalli, synth, elettronica,
microfoni, batteria e campane, che si lanciano in una dissennata
forma roots, consona alla città di appartenenza.
Weltraum,
è vertigine.
Prima o poi, ve ne accorgerete.
Promesso.
Di
prepotenza; fra i migliori lavori del 2010.
Il confronto, è
d’obbligo.
(comprate il cd e sbattetevi per farli suonare dalle
vostre parti, questo; è un consiglio amorevole)
Voto: 8
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