(El Gallo Rojo 2009)
Scritto e diretto dal contrabbassista Giulio Corini,
“Off-Site Meetings”, è il secondo capitolo per
l’ensemble Libero Motu.
Gran disco.
Umori cameristici,
che trasfigurano in una forma black, fumosa, notturna e notevolmente
atletica.
L’organico della formazione si amplia, la visione
orchestrale ne guadagna.
Libero Motu ora sono: Giulio
Corini al basso, Francesco Bigoni al sax tenore e al
clarinetto, Dan Kinzelman all’altro sax tenore e al clarinetto
basso, Maurizio Rinaldi alla chitarra elettrica, Nelide
Bandello alla batteria e percussioni, Fabrizio Saiu,
sempre batteria e percussioni.
In scioltezza, l’attuale sestetto,
inanella otto numeri d’alta scuola, che si muovono fra silenzi
lisergici Davis elettrico, sbattimenti ed aperture liriche
Coltrane, sarabande Sun Ra, setacciate in salsa free
europea, con spirito combattivo (di questi tempi non guasta); memore
dello Shepp di “Attica Blues”.
Ovvio che elementi
come blues, e funk qualcosa c’entrino.
Dall’iniziale ed
avvolgente Des Bergues, sino alla conclusiva Isle Of Islay,
è tutta una corsa notturna a perdifiato, dietro l’ultimo bus,
che non vuole saperne di fermarsi.
Cabaret Voltaire, prima
bastona frenetica, poi si destruttura in articolata forma free, quasi
scompare in un silenzio bluesato, per poi rianimarsi in chiusura
bandistica.
Livida; energica.
Sestetto per doppi strumentisti,
che vive di carica ritmica gioiosa e fragorosa, mentre i fiati, si
assommano in fasci luminosi.
“Off-Site Meetings”, è
opera, che dall’alternanza fra pieni e vuoti, trae forza.
Artilköln,
è seducente passaggio post
qualcosa (wave in dolente salsa jazz?).
Ma tutto l’insieme,
strappa applausi a scena aperta.
La produzione in casa El
Gallo Rojo,
è ad un livello di fusione qualitativamente notevole.
Una
maggiore e capillare distribuzione di tali materiali, sarebbe bello
ed utile per tutti.
(come in altri casi mi ripeto: se qualcuno di
voi, avesse intenzione di organizzare eventi live, dia un’occhiata da
queste parti…).
Voto: 8
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