(Monster Records 2009)
I Bran In Vain sono un duo bolognese dedita ad una new wave intellettuale e nevrotica con innesti post-rock. In questo “Inner Crowd” il risultato si traduce in una manciata di brani fatti di ritmiche dispari, cambi di tempo e riff sghembi e saltellanti. I principali riferimenti musicali per Stefano Passini (batteria e voce) e Branco (chitarra) sembrano essere Talking Heads e Franz Ferdinand, come dimostrano le funkeggianti Little Annoying Brain e Optimism, ma non mancano passaggi più cupi e inquietanti (Black Sand) che fanno pensare addirittura ai mantra funerei dei Joy Division.
Tra le altre tracce, segnaliamo l’opener Superimposition, Hat Back (entrambe contraddistinte da fluidi cambi di tempo e chitarre isteriche) e la strumentale Gary Oldman Army. I testi, recitati in un registro che trasuda uno snobistico distacco che ricorda quello di David Byrne, aggiungono un ulteriore fascino al disco.
Voto: 7
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