(Autoproduzione 2009)
La musica degli Zidima, band lombarda nata verso la fine degli anni novanta e con alle spalle una manciata di lavori autoprodotti, si iscrive nel filone dell’indie rock tricolore più duro e politicizzato. Le otto tracce che compongono “Cobardes” (“codardi”, l’unica parola pronunciata da una delle vittime degli “incidenti” alla scuola Diaz durante il G8 di Genova al momento della lettura della sentenza del processo di primo grado, conclusosi nel 2008) mostrano come Roberto Magnaghi (chitarre), Manuel Cristiano Rastaldi (voce), Daniela Usardi (batteria) e Cosimo Porcino (basso), siano cresciuti a pane e Marlene Kunz, Afterhours e Verdena, senza dimenticare “outsider” di lusso quali CCCP, Massimo Volume e Sonic Youth.
Da questa mescolanza non poteva che uscire un disco duro, fatto di suoni chitarristici abrasivi e distorti, batterie incalzanti e rabbiose sfuriate, il tutto, però, senza rinunciare alla ricerca di strutture non banali (Diaz, Ci Accontentiamo).
In definitiva, un lavoro più che buono, anche grazie all’ottimo lavoro in fase di produzione e ai bei testi di Rastaldi, intrisi di una rabbia cupa e disperata. Ricordiamo, infine, che “Cobardes” è scaricabile gratuitamente sul portale Jamendo a questo indirizzo.
Voto: 7
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