(Octopus booking/Cordial Massacre 2010)
Non fanno sconti a nessuno e alla fine del cd anche l’ascoltatore con l’orecchio più abituato a certe sonorità rimane frastornato. Con questo terzo lavoro i trevigiani Anarcotici dimostrano di essere riusciti abilmente a fondere tutte le loro influenze musicali e a creare un loro stile. Noise, post-hardcore-metal, inteso come lo interpreta e lo realizza l’accoppiata Isis–Tool, si fondono in questo concept.
“Io (non) credo alle fate” è un concept che va a scavare nelle viscere profonde dell’anima, dove pensieri e libere associazioni vengono fuori come in una seduta psicoanalitica. Il cantante-chitarrista, nonché autore dei testi, Paolo, esprime in questo cd tutto la sua necessità di relazione, oltre ai suoi bisogni più ancestrali che rimandano ad una situazione pre-embrionale. L’aspetto più curioso dei testi è lo strano intrecciarsi di parti ermetiche ad altre assolutamente esplicite.
Sicuramente il trio, ed in particolare il cantante, per realizzare questo lavoro hanno dovuto rielaborare molte sofferenze, ma vi assicuro che ne è valsa la pena.
Voto: 8
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