(Trastienda/Afmusic 2009)
Quarta fatica sulla lunga distanza in appena 6 anni di attività per i monzesi Confusion Is Next, quartetto il cui nome anticiperà a parecchi molto di quanto sto per raccontarvi. Ovviamente il nome della band cita uno dei primi successi dei Sonic Youth, evidentemente uno dei riferimenti primi della band lombarda ma forse musicalmente non il più vicino. Siamo più dalle parti del grunge dei primi anni ’90, specie quello duro di Nirvana e Soundgarden, contaminato da sprazzi di hard e post rock, con frammenti di At The Drive In a fare capolino qua e là.
Nonostante gli evidenti debiti però i CIN riescono ad evitare le pastoie di un modo di fare musica molto legato ad un’epoca e ad un luogo come era il grunge coniando uno stile piuttosto personale, fatto di cambi umorali repentini anche all’interno dello stesso pezzo e di un chitarrismo fortemente corrosivo.
Graffiti, brano che apre il disco (che è in free download, trovate il riferimento nel sito della band), rappresenta il pezzo più orecchiabile, quasi pop del disco. Strofe malinconiche fanno da preambolo ad un ritornello rabbioso, con le chitarre che tagliano l’aria con furia incessante. Leaves segue un canovaccio simile ma è più cupa, quasi dimessa nella sua violenza. Anemones & Elephants guarda all’hard rock degli anni ’70 ma si dilata in una lunga progressione di oltre 7 minuti. Con Lichens On The Lich Gate l’atmosfera diventa sulfurea, travagliata, sofferta quanto le ballate metalliche di Axl Rose disciolte in soluzioni quasi post-rock. Con Logora Worn torniamo in territori grunge più convenzionali, antipasto della chiusura del disco, riservata al rollio gitano in bassa fedeltà Ollè.
Un disco che non deluderà gli amanti del rock duro e puro, energico e piacevole pure nella sua cupezza. Non cambieranno il mondo questi Confusion Is Next, ma nel loro ambito si destreggiano bene.
Voto: 6
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