(Navona Records 2009)
Ho sempre amato moltissimo la musica classica sudamericana − quella, per intenderci, di autori come Villa-Lobos, Ginastera, Chavez, Revueltas, Camargo Guarnieri, tanto per fare alcuni nomi storici − in virtù della sua straordinaria ricchezza di colori, suoni, motivi, atmosfere; per la sua innata vitalità e energia ritmica; per il genuino sentimentalismo che spesso tracima; per il suo essere a un tempo popolare e alta, folklorica e raffinata, realista e surrealista. Il presente cd Navona ci mostra come tale tradizione musicale, lungi dall’essersi estinta con i grandi maestri del passato, continua a preservare le caratteristiche appena menzionate che la contraddistinguono, e insieme dà luogo a creazioni nuove e originali. Si va allora dall’esuberanza ritmica di En Tren Va Chango: Destination Macondo (che, per via del suo riferimento extra-musicale al viaggio in treno, non può non richiamare alla mente il delizioso ed evocativo O Trenzinho Do Caipira, che costituisce il quarto movimento della Bachianas Brazileiras N. 2 di Villa-Lobos) di Ricardo Lorenz alla commovente malinconia di Meditaciòn di Alfonso Tenreiro, dal minimalismo pseudo-barocco della Chacona di Mauro Cervetti al folklore immaginifico delle Danzas Latinoamericanas di Jose Elizondo, fino ad arrivare alla gioiosa Fiesta Rugeliana di Carlos Alberto Vasquez, senza dimenticare la riproposizione in versione orchestrale della Milonga in Re dell’imprescindibile Astor Piazzolla, qui impreziosita dal clarinetto di Richard Stoltzman che ne cattura in maniera sublime l’essenza nostalgica del tango.
Voto: 10
Link correlati:Navona Records Home Page