(Uk Division Records/Alkemist Fanatix Europe/Andromeda Distribuzioni 2008)
La Basilicata non è esattamente luogo molto prolifico in quanto a rock band, difatti gli Aeguana Way credo siano i primi che ascolto proveniente da quelle parti. Vengono da Potenza e, aldilà della loro rilevanza statistica, ci propongono un rock alternativo piuttosto convenzionale e molto più influenzato dalle band nostrane che quelle d’oltremanica.
La band, però, ha delle buone qualità, tra tutte la voce tagliente di Antonio Salviulo che non manca di dimostrarsi elemento essenziale nel corso della mezz’ora scarsa di Cambio Pelle. La produzione di Giampiero Ferrante è pulita e precisa, riuscendo a migliorare di molto il sound non proprio fresco della band.
Purtroppo i pezzi non sono tutti tremendamente efficaci, e per quanto l’umorale Cambio Pelle e l’irritata Plastica Ferita lascino più di un segno, il resto delle canzoni scivola via senza lasciar gran memoria. Anzi, pezzi dimenticabili come Non si spara ai poeti o Inkubo dimostrano una certa acerbità della band nella composizione, cosa sicuramente perdonabile a un gruppo così giovane, ma che inevitabilmente impatta sul risultato complessivo dell’album.
Gli Aeguana Way devono farne ancora di strada, per ora dimostrano di saper comporre qualche buona canzone e di suonare con convinzione; ci vorrà qualcosa in più.
Voto: 6
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