(Amirani Records 2010)
“The Shoreditch Concert” ci consegna su supporto la registrazione dell’incontro creativo avuto tra Gianni Mimmo (sax soprano), Nicola Guazzaloca (piano), Hannah Marshall (violoncello) e Leila Adu (voce) presso la londinese St. Leonard’s Church durante il ’09. La performance si muove per gradi seguendo un fare prudente e oculato, archiviando nella sibilante opener How D the D is solo le gesta di violoncello e pianoforte, pronti ad incrociarsi attraverso un singhiozzante gioco di tempi e di timbri, dove l’alternarsi fra tonfi nel silenzio e acuti recuperi del volume contribuisce alla genesi di un climax lealmente contemporaneo. Insegue Act on Your Speech, schiusa al primo colpo dalle raffinate e complesse serpentine di Mimmo al soprano, orientate parimenti da un carattere austero (qui a tratti quasi nordico sulla scia di un Garbarek) e dai consueti tocchi lacyani, trademark sonoro fisso nel suono ricercato dal patron Amirani; di seguito anche i vocalizzi, magri e aerei, sciorinati dalla Adu producono un buon carico emotivo nell’ascolto di questa improvvisazione. Uno spazio hard-boiled si fa strada su Tensive/Pensive, elevata grazie al funambolismo tipico di Guazzaloca quando diventa tutt’uno con la tastiera: una forma d’incitamento a caldo alfine di spingere il sax in balenanti giochi di dissonanza. Un’onda cacofonica, di perpetui sali e scendi prosegue con superbia per tutta la vita di The Bending Attitude dove il pensiero ancora una volta ricorre in un baleno a Lacy, qui più estremo del solito e dispostissimo a lasciarsi inviluppare da scintillii tayloriani al piano. In Where Lies The Final Harbor, Whence we Unmoor no More?, il quartetto ci riporta nei territori madidi di contemporaneità degustati in partenza, e sigillando così una (importante) parentesi d’improvvisazione europea eretta principalmente grazie a una miscela oculata di ragione e sentimento.
Voto: 7
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