(Boring Machines 2010)
Pietro Riparbelli, sound artist, ricercatore sul suono e sulla sua percezione, qui nella sua veste K11, e Philippe Petit compositore di colonne sonore e manipolatore di suoni e rumori da un quarto di secolo si incontrano per questo progetto intitolato ‘The Haunting Triptych’. L’album, suddiviso in tre parti, vede i due cimentarsi nella scrittura di brani che hanno i loro punti di riferimento in ribelli del pentagramma e ridefinitori dell’ambiente percettivo come Lustmord, Nurse With Wound, Paul Schutze, Tomas Kooner. Le tre lunghe suites dipingono con pennelli dalla punta grossa paesaggi desolanti, fornendo all’ascoltatore urticanti percezioni di alienanti mondi abitati da oscure presenze. Presenze che accompagnano il viandante nelle sue peregrinazioni acustiche e persistono anche alla fine del suo viaggio. Presenze che si rendono reali attraverso suoni stratificati che si addensano in prossimità dei padiglioni auricolari e stimolano la mente. Momenti di stasi sonora che donano temporanea quiete in vista di futuri incamminamenti nella radura oscura del suono alla continua ricerca del senso.
Voto: 8
Link correlati:Boring Machines Home Page
