(Moonlee Records 2010)
Seconda uscita per la “macchina della propaganda”, nome della band mutuato da Edward Bernays, pubblicitario di origine austriaca e fondatore delle moderna scienza delle relazioni pubbliche, che contribuì a definire attraverso regole precise. La band macedone, formata da Kristina Gorovska alla voce, Vasko Atanasoski alla chitarra, Dzano Kuc alla batteria, Nenad Trifuvoski al basso, ci propone la sua “propaganda” fatta di brani cantati in parte in inglese in parte in lingua madre, trattando argomenti che vanno dal controllo mediatico, ai falsi idoli, alla corruzione politica e ai vari ed eventuali mali della nostra società. Lo fa con un un punk-funk che ha lumi tutelari nei Gang of Four, Talking Heads, !!!, Rapture, ed associati. Niente di trascendentale sotto il sole ma il dischetto risulta piacevole per quattro salti in compagnia, magari con un vocabolario sotto mano.
Voto: 7
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