(KJMS Records/Alkemist Fanatix Europe 2008)
Neanche il tempo di meravigliarsi per una proposta metallosa dall’estremo oriente che arriva subito il bis, stavolta nei panni dei Deaflock, trio ciecamente dedito al thrash metal più eighties che si possa tirar fuori da una chitarra, un basso e batteria.
E fin qui niente di male, anzi il viaggio nostalgico giunge piacevolmente inaspettato e i nostri tirano fuori tutti i mezzi del caso per accompagnarci. Però spesso ci vuole anche quel qualcosa in più per non limitarsi a mettere giù una mera brutta copia dei classici, e ai Deaflock questo qualcosa sembra tristemente mancare. Nel corso degli otto pezzi dell’album c’è poco che potremmo considerare degno di un secondo ascolto, forse Metal e Survival (aiutata anche dalla durata contenuta)? In ogni caso lungi da me considerarli pezzi essenziali per qualsiasi thrash metallaro che si rispetti.
Grossa pecca è lo stile vocale limitato di Koichiro Sugimoto, un minimo in più di varietà avrebbe sicuramente aiutato il sound, al di là dei ritmi forsennati e delle perenni cavalcate di cui ‘Reality of False Pasts’ abbonda. Anzi, straborda direi.
In conclusione, ‘Reality’ non è certo un bel disco: penalizzato già dalla copertina, è un album davvero scevro di buone idee e appesantito oltremodo da un genere interpretato dai Deaflock solo nella sua forma più brutale e primordiale, senza aggiungere altro. Personalmente, trovo tutto ciò poco sensato.
Voto: 5
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