(Autoproduzione 2010)
Il duetto Marta Mattalia(batteria) e Davide Arneodo (violino dei Marlene Kuntz), ha dato alla luce il suo terzo Ep di cinque tracce adornato con le insegne regali della limited edition (500 copie) con tanto di cd autografato. Il messaggio è chiaro: qui si fa sul serio. È di sicuro un Ep dal carattere e stile già ben delineato (che richiama i MK); contraddistinto da Arneodo nei suoi testi e titoli che giocano su assonanze, ossimori e allitterazioni (persino le immagini delle due facciate della copertina dell’Ep sottolineano gli opposti: nella copertina principale troviamo Mattalia con gli occhi chiusi e volto rivolto in giù; nel retro Arneodo che guarda in sù). Arrangiamenti eleganti e di fine fattura (che vede la collaborazione del batterista dei MK Luca Bergia al basso, e di Riccardo Parravicini al suono) sono la tessitura su cui poggiano testi di malessere esistenziale, di cristallizzazioni di istanti vissuti (Pieni di niente; Essere umano; Mattino notturno) ma anche di denuncia sociale (Il piccolo fratello). L’unica nota stonata (!) è la voce non abbastanza espressiva della Mattalia. Ci si sarebbe aspettati una voce (più calda) di altrettanto spessore e carattere. Ma l’effetto quasi stridente tra voce e musica rende ancora più forte il significato dei testi stessi, e rafforza e sottolinea il tema degli opposti che ispira questo Ep.
Voto: 8
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Autore: fran_catalini@yahoo.co.uk