(Autoprodotto 2010)
Prima fatica discografica per i brinidisini Lenula, che si presentano al pubblico con quattro pezzi prelevati dal loro collaudato repertorio live. Non avendoli mai visti dal vivo nelle diverse manifestazioni a cui hanno partecipato, non ci resta che giudicare da quanto ci faranno ascoltare su supporto argenteo.
La proposta è interessante, una sorta di miscela acida di swing e blues che alle orecchie giunge benvenuta. Buoni inserimenti di organetto, coinvolgente lavoro ritmico e una produzione notevole prendono per manina i Lenula e fanno risaltare quattro pezzi che, a dirla tutta, non mi son sembrati particolarmente accattivanti. Il Naufrago mi sembra la migliore, più intensa, a tratti quasi feroce e capace di farti prudere le mani dalla voglia di accompagnare i nostri con le manine.
Un po’ meno diretti al bersaglio gli altri pezzi, specialmente l’iniziale Modellando la Notte che mi ha lasciato quasi indifferente. Anche la conclusiva Fondo ci mette un po’ a decollare, ma alla fine ce la fa, grazie soprattutto a delle liriche semi Baudelaire.
In ogni caso la prova è superata, i Lenula hanno le carte in regola per riuscire a seguire questo EP con qualcosa di molto interessante, e noi saremo qui ad ascoltarli.
Contatti: Associazione musicale Pelagonia – pelagoniamusic@gmail.com
Voto: 6
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